Guido Bertolaso: un esempio
di Francesco Michelini
Calmo, pacato, diligente, ligio al dovere, determinato, fermo, carismatico, competente, non è uno di quelli che fa rumore per farsi ascoltare né pensa che il successo venga prima della collettività. Questa descrizione ha un volto: quello di Guido Bertolaso.
Nato a Roma il 20 marzo 1950, figlio di un generale di squadra aerea, dopo essersi laureato con il massimo dei voti in medicina e chirurgia presso l'Università "La Sapienza" di Roma ha conseguito il Master of Science in Public Health presso la Liverpool School of Tropical Medicine. Tra il 1996 e il 1997 e nel 2001 è stato Capo del Dipartimento della Protezione Civile e tra il 2003 e 2004 è stato nominato Commissario straordinario per la prevenzione della SARS. Successivamente ha ricoperto lo stesso ruolo per Varese 2008, la frana di Cavallerizzo dal 2005 al 2010, l'emergenza rifiuti in Campania fra il 2006 e il 2007, incendi boschivi in Sicilia tra il 2007 e il 2010, per l'area archeologica di Roma e Ostia dal 2008 al 2009, per il terremoto in Abruzzo fra il 2009 e il 2010 e per il G8 del 2009 all'Aquila. E' stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel governo Berlusconi e il 14 marzo 2020 ha accettato l'incarico gratuitamente di Consulente della Lombardia per la gestione dell'epidemia offertogli dal Presidente della Regione Attilio Fontana. Uomo a cui non si può dire di mancare di esperienza e nonostante tanti errori viene sempre schierato in prima linea a fronteggiare un nuovo disastro. Questa volta in trincea ad essere colpito dal nemico è proprio lui: il 24 marzo annuncia di essere positivo al coronavirus, battaglia che vincerà il 7 aprile con le dimissioni dall'Ospedale San Raffaele di Milano.
Aveva stupito gli Italiani in Abruzzo dicendo :"Non voglio sentire nelle prossime 24 ore nessun cittadino che dica ci hanno lasciati soli". Adesso si è guadagnato pure il rispetto dei giornali con un discorso agli operai impegnati nella costruzione dell'ospedale Fiera in cui rammenta che essendo il numero uno sarebbe stato il primo ad arrivare la mattina e l'ultimo ad uscire la sera. Chiara caratteristica di un leader visto che dicevano lo stesso di Annibale i soldati Cartaginesi: "Il primo ad entrare in battaglia e l'ultimo ad uscirne". Dotato di carisma e capace di ispirare Guido Bertolaso con spirito di servizio ha sempre risposto al grido d'aiuto dell'Italia senza volere nulla in cambio. E' stato un uomo che sicuramente viste le numerose cariche ricoperte ha commesso degli errori ma non si è mai tirato indietro. Per questi motivi rappresenta bene quei numerosi cittadini italiani che ogni giorno svolgono la propria professione con onestà e senso del dovere. Non è soltanto un esempio da un punto di vista umano ma anche dirigenziale. Se un giorno la politica gli aprisse le porte potrebbe essere il chirurgo che opera la nostra cara Italia e la cura da alcuni dei mali che la affliggono. Bertolaso pur essendo una persona competente ed esperta nel suo campo non è un tecnico o un "professorone" perché è dotato di chiare doti di leadership e Politiche che spesso non appartengono ai facenti parte di questa categoria. Ma non è neanche un Politico di "professione" nonostante abbia impiegato la maggior parte della sua vita al servizio della collettività. E' quella figura dirigenziale che servirebbe all'Italia ovvero capace di viaggiare contemporaneamente su due binari: quello della Politica e quello della competenza e dell'esperienza, aspetti che di recente sono stati in contrasto. E' una figura dunque che ha tutte le carte in regola per essere scelta sia su base di criterio di rappresentanza che di competenza. Se il mio futuro fosse affidato nelle sue mani: io insomma mi fiderei.