Una scelta inedita

27.06.2019

di Marco Veroni

È UFFICIALE. Dopo una "telenovela" durata quasi un mese, la Juventus ha ufficializzato l'arrivo di Sarri sulla panchina bianconera: una scelta che, sebbene il suo nome stesse prendendo sempre più quota, ha lasciato i più a bocca aperta. Molti tifosi non vedono di buon occhio l'ex Chelsea per il suo passato a Napoli, tre anni durante i quali non ha mai risparmiato parole dure al club torinese.

Dal canto loro nemmeno ai tifosi napoletani è andata giù questa notizia (a Sarri va quindi dato almeno il merito di aver messo d'accordo per una volta juventini e napoletani): vedono infatti il tecnico campano come un traditore, un secondo Higuain e lanciano parole di sfida anche se in modo ironico (come il presidente Aurelio de Laurentiis che augura a Sarri di " vincere tutto ciò che ha vinto a Napoli").

C'è anche chi contesta Sarri dal punto di vista tecnico, accusandolo di non essere un vincente, e quindi non adatto allo stile Juve "vincere è l'unica cosa che conta" : nei tre anni a Napoli Sarri si era infatti preso l'etichetta di colui che gioca bene ma non vince, al Chelsea però ha dimostrato che non è solo questo: ha riportato i blues in Champions League arrivando al terzo posto dietro due colossi come Manchester City e Liverpool, è arrivato in finale di Carabao Cup perdendo solo contro il Manchester City, e, soprattutto, ha vinto l'Europa League battendo per   4-1  in finale l'Arsenal.

Quella della Juve è stata certamente una scelta "inedita", ma non per questo sbagliata, è vero che la Juve punta a vincere tutto, soprattutto quella tanto agognata Champions e che quindi profili diversi da Sarri potevano sembrare più adatti, è anche vero però che Sarri è un signor allenatore che è andato due volte vicino a vincere il titolo in Italia e che alla prima stagione in Premier League con il Chelsea non ha deluso; inoltre quello che più veniva contestato ad Allegri era proprio quello per cui Sarri è conosciuto maggiormente: il gioco e allora chissà che il nome di Sarri non sia anche una sorta di sfida ad Allegri e ai suoi oppositori in questi anni.

In questo mese quello di Sarri non è stato l'unico nome fatto da giornali e televisioni, sì sono susseguiti diversi profili, alcuni più e alcuni meno graditi ai tifosi juventini, fino ad arrivare a due allenatori: Sarri che è sempre stato più avanti, e Guardiola che era invece il sogno proibito dei tifosi bianconeri. Tifosi che hanno continuato a sognare, fino all'ultimo secondo anche quando per tutti era impossibile, anche dopo le dichiarazioni dello stesso Guardiola" se non mi cacciano resto al City" e chissà per quale motivo, ma anche dopo parole come queste, c'era chi non smetteva di crederci. Forse perché speravano in un altro miracolo dopo il colpo CR7 dell'ultimo anno, forse perché tutta questa attesa poteva essere giustificata solo da questo, o forse perché alcune testate giornalistiche inglesi davano Pochettino come nuovo allenatore del Citizen e Guardiola in Italia; ma alla fine i sogni non si sono avverati e alla Juve è arrivato Sarri che non va visto come una seconda scelta: non sappiamo quanto Guardiola sia stata un'idea reale della Juve o semplicemente un'ipotesi costruita da altri.

Ora che ha ufficializzato il nuovo allenatore la Juventus può concentrarsi sul mercato e sui possibili acquisti come Pogba e Milinkovic. per dare l'assalto alla Champions League.