Per tornare grandi

27.06.2019

di Marco Veroni

Mentre le compagini giovanili o femminili erano impegnate nei mondiali, la nazionale di Roberto Mancini ha affrontato Grecia e Bosnia nelle gare di qualificazioni agli Europei 2020. Sebbene le squadre non fossero di caratura elevatissima queste partite si sono dimostrate due test importanti, e hanno evidenziato una notevole crescita rispetto alle ultime partite contro Finlandia e Liechtenstein. Gran merito va dato al CT Mancini che ha preso in mano una squadra che veniva da una mancata qualificazione al mondiale, una squadra alla quale mancavano gioco, motivazioni e il cui principale problema era la poca freddezza sotto porta: in poche parole, l'Italia della gestione Ventura non segnava. Con Mancini invece sono migliorati gioco, difesa (un solo gol subito fin qui nelle qualificazioni agli Europei), e anche la media realizzativa che è superiore ai 3 goal a partita, inoltre anche i tifosi sembrano essersi riavvicinati alla nazionale. Ovviamente questo risultato non è stato immediato, prima di queste partite c'è stata la Nations League, dove senza un gioco esaltante siamo riusciti comunque a riconfermarci in Lega A e a perdere una sola partita in trasferta contro il Portogallo vincitore del torneo. Ora l'Italia è capolista del suo gruppo di qualificazioni a punteggio pieno con solo 1 gol subito e 13 fatti in quattro partite. La cosa più importante è che Mancini sta portando buoni risultati, e che lo sta facendo con un gruppo giovane: l'ex Inter infatti ha messo al centro del progetto giocatori come Chiesa, Bernardeschi, Kean e Barella e ha responsabilizzato Insigne che è stato trascinatore contro Grecia e Bosnia con due gol e un assist. Il CT è stato anche bravo però a chiamare quei giocatori che erano stati esclusi per l'età avanzata ma che nonostante ciò avevano stupito in campionato come Sirigu (decisivo contro la Bosnia) e Quagliarella che ha segnato contro il Liechtenstein.

La partita contro la Grecia è stata a senso unico e dopo lo 0-1 di Barella la vittoria non è mai stata in discussione per gli azzurri, che hanno poi vinto per 0-3 con i gol di Insigne (bel destro a giro sul secondo palo) e di Bonucci su assist di Emerson Palmieri (altro giocatore non considerato da Ventura). Una vittoria bella e rotonda quindi per l'Italia, ma la cosa più importante sono state le parole del CT in conferenza stampa "dovevamo fare il quarto" l'Italia ha avuto infatti molte occasioni di segnare altri gol per arrotondare ulteriormente il risultato, infatti le parole di Mancini sono importanti perché vanno a modificare l'atteggiamento che era un altro grande problema con Ventura, molto spesso infatti dopo il primo gol si fermava. La partita contro la Bosnia è stata diversa, i nostri avversari hanno attaccato e messo in diverse occasioni in difficoltà la difesa azzurra finché Dzeko non ci ha portati in svantaggio; gli Azzurri sono stati però bravi a ricompattarsi e a ribaltare il risultato grazie a uno strepitoso Insigne che, prima ha pareggiato con un destro micidiale al volo da furi area, e poi ha messo l'assist per il 2-1 di Verratti. Grazie a questi due gol l'Italia vince anche allo Stadium e si porta a punteggio pieno in testa al girone con un piede e mezzo agli europei 2020. In questi primi 9 mesi di lavoro Mancini ha fatto fare passi da gigante alla nostra nazionale centrando per ora l'obbiettivo con buoni risultati e facendoci sperare, chissà magari già dall'anno prossimo...