Qual è il nostro futuro?

Le temperature, gli eventi atmosferici e le stagioni a cui siamo abituati erano dovuti ad un equilibrio che il surriscaldamento globale sta distruggendo.
Il fenomeno
Per "surriscaldamento globale" (o "climatico") si intende il rapido aumento delle temperature medie globali che sta affliggendo il pianeta negli ultimi decenni.
Responsabili di tale fenomeno sono i gas serra, come l'anidride carbonica (o biossido di carbonio, CO 2 ) ed il metano (CH 4 ), i quali causano il cosiddetto "effetto serra" per il quale formano, nell'atmosfera, un filtro a senso unico che permette al calore di entrare ma non di fuoriuscire dall'atmosfera, portando così all'innalzamento della temperatura terrestre.
Nel 2018 le emissioni di CO 2 sono state di 33,2 miliardi di tonnellate (una tonnellata corrisponde a 1000 kg) con un incremento del 1,7% rispetto all'anno precedente.
L'emissione di anidride carbonica nell'atmosfera (concentrata prevalentemente negli Stati Uniti ed in Cina) è dovuta in prevalenza alle industrie, alla produzione di energia elettrica tramite la combustione di carburanti fossili (ad esempio le centrali a carbone), ai trasporti ed in secondo luogo agli allevamenti intensivi.
Circa metà della CO 2 prodotta dalla combustione dei carburanti fossili resta nell'atmosfera, mentre l'altra metà viene riassorbita dalla vegetazione, in prevalenza dalle foreste tropicali che, a pari estensione, assorbono il doppio di quanto faccia invece una monocoltura, ed è per questo motivo che il disboscamento e la distruzione di tali biomi grava su tutto il clima.

Le conseguenze
Una delle maggiori conseguenze del surriscaldamento globale è lo scioglimento delle calotte polari e il ritirarsi dei ghiacciai i quali portano ad un consistente innalzamento del livello dei mari: le stime entro il 2100 variano dai 20 ai 100 centimetri in più rispetto al livello attuale (dipendentemente da quanto aumenteranno le emissioni di gas serra e da come i ghiacci reagiranno al calore eccessivo).
Un altro problema è lo scioglimento del permafrost (lo strato di ghiaccio perenne che ricopre la tundra e le zone limitrofe) il quale trattiene da millenni enormi quantità di materia biologica che, non più congelata, si decomporrebbe sprigionando nell'atmosfera enormi quantità di metano ed anidride carbonica procurando un'ulteriore crescita dell'effetto serra.
Nonostante il surriscaldamento globale ci sono delle zone che stanno subendo forti ondate di gelo (ad esempio durante lo scorso inverno sulla costa orientale degli USA) e ciò avviene perché, a causa dell'aumento delle temperature medie, il vortice di venti freddi che ruota attorno all'Artide sta rallentando "spezzandosi" ed arrivando così a creare correnti gelide verso l'equatore.
L'equilibrio del clima, formato dalle "classiche" stagioni, si sta sfaldando portando ad un aumento nella frequenza di fenomeni meteorologici anomali (si pensi ad uragani ed alluvioni, ma anche a periodi di siccità ed incendi), portando grandi danni all'umanità in tutti i settori, primo tra i quali l'agricoltura.
Conclusione
Se non si frena il cambiamento climatico ci ritroveremo davanti un mondo diverso da quello che conosciamo, ed i mutamenti saranno imprevedibili ed inaspettati, fertili pianure diverranno aree desertiche, zone ricoperte dai ghiacci diventeranno coltivabili, e con tutto ciò sarà necessario riadattare le comunità umane, l'economia e la gestione delle risorse ad un ambiente nuovo.