Elezioni in Sassonia e in Brandeburgo

Le elezioni avvenute in Sassonia e in Brandeburgo il primo di settembre segnano un grande cambiamento nell'equilibrio delle forze politiche nelle due regioni ma anche in tutta la Germania. Dopo gli incredibili risultati ottenuti dal partito dei verdi nelle regionali in Baviera e alle europee 2019, un'altra forza politica raggiunge risultati straordinari e impensabili fino a poco tempo fa. La destra euroscettica e anti immigrazione di Alternative fur Deutschland, alleata di Salvini e Le Pen in Europa, raggiunge il 27,5% in Sassonia (+18,1% rispetto alle regionali 2014) e il 22,9% (+11,5%) in Brandeburgo; al contrario Cdu, il partito democristiano di Angela Merkel, in Sassonia prende il 32,1%, rimanendo primo partito, ma calando di quasi 7 punti percentuali e in Brandeburgo scende del 7,3% passando dal 23% al 15,7%. Il partito dei socialdemocratici di SPD prosegue la sua discesa passando dal 12,4% al 7,7% in Sassonia e perdendo quasi 6 punti in Brandeburgo, regione dove ha sempre ottenuto buoni risultati, calando fino al 26,2%. I verdi crescono, ma sono lontanissimi dai risultati delle regionali in Baviera dove raggiunsero quasi il 20%, in Sassonia arrivano al 8,6% e in Brandeburgo al 10% guadagnando oltre 3 punti; il partito di sinistra radicale Die linke cala drasticamente dal 18,9% del 2014 al 10,1% in Sassonia e la situazione non cambia in Brandeburgo dove perde il 7,9% dei consensi arrivando al 10,7%. Tutti gli altri partiti minori non hanno superato la soglia di sbarramento del 5%.
Nonostante Afd abbia ricevuto ottimi risultati, il partito sovranista non potrà governare in nessuna delle due regioni, infatti con molta probabilità ci sarà una grande alleanza fra Cdu, SPD, i verdi e Die linke.
Dopo queste elezioni si può affermare che i partiti tradizionali, democristiani e socialdemocratici, in Germania come in molti altri stati europei stanno perdendo sempre più voti a causa di politiche eccessivamente liberiste ed europeiste spesso a favore dell'immigrazione, al contrario le forze euroscettiche e sovraniste continuano a crescere.