Il clima, i giovani e il mondo moderno
30.09.2019

Confesso di non essere mai stato un grande appassionato di manifestazioni e in particolare non le ho mai ritenute il giusto mezzo per risolvere i problemi. Ma nella manifestazione dell'ultimo venerdì c'è stata una cosa che mi ha colpito e mi ha fatto pensare in positivo a questo evento: un forte interesse soprattutto da parte dei giovani alla realtà che ci circonda, all'attualità. Diciamo poco?
Una manifestazione di volto giovanile che ha svuotato le scuole portandole direttamente in strada nella speranza di dare qualche lezione a politici ed autorità. Ragazzi, miei coetanei, miei amici, e posso assicurare che molti di loro hanno fatto di tutto per evitare di saltare le lezioni e conciliare tutti gli impegni a costo di andarci, hanno accolto l'evento con grande fervore. È possibile, anzi sicuro che ci siano stati dei ragazzi totalmente disinteressati all'argomento che hanno partecipato semplicemente per "bigiare" scuola ma è anche sicuro che ci siano stati ragazzi informati coinvolti nell'argomento. Uno degli argomenti più attuali di tutti. Dunque chi osa dire che è poco che ci siano ragazzi interessati alla realtà che ci circonda e al loro futuro? Non c'erano forse generazioni passate che si lamentavano che le nuove generazioni fossero totalmente indifferenti e distaccate da qualsiasi realtà non fosse la loro? Ebbene questa manifestazione è la dimostrazione che c'è una larga fetta di giovani, non tutti, che cerca con i propri mezzi di capire e comprendere cosa stia succedendo intorno a loro e anche dall'altra parte del mondo. Proprio come vuole fare il nostro blog. Questo è il motivo per cui ritengo necessario e più che giusto che vengano dedicate delle parole a questi nostri coetanei a prescindere dalla manifestazione, dalla Greta Thunberg e da chi ci sia andato o no. Quello che dunque esalto non è la manifestazione di per sè ma l'argomento che è riuscito a penetrare nell'interesse dei ragazzi. Probabilmente è la prima volta nel XXI secolo che ci siano così tanti adolescenti informati su un tema di attualità e pronti a mettersi in gioco per le proprie idee. Questo è anche una conseguenza del fatto che il tema non sia nè di destra nè di sinistra ma super partes, che riguarda tutti noi.
Quasi come se avessimo trovato un unico pensiero sotto il quale tutti ci possiamo identificare e per il quale insieme possiamo combattere senza alcuna distinzione. Cesare diceva: "In periodo di pace la guerra si fa a se stessi." Di guerre ce ne sono tante da fare ma questa è una delle prime e i protagonisti di questa guerra siamo noi, noi giovani.
Quello che ora serve non è solo esprimere le proprie idee, ma saperle trasformare in azioni.