Il Pd apra alla fase congressuale per avvicinarsi alle persone

13.03.2021

Il 4 marzo 2020 Nicola Zingaretti ha rassegnato le sue dimissioni da segretario del Partito Democratico, si chiude cosi una fase del PD caratterizzata da vari scossoni politici il progetto denominato "Piazza Grande" che aveva lo scopo di avvicinare il PD alle persone ha definitamente fallito e adesso il PD cosa deve fare? Me lo sono effettivamente domandato ed ho seguito il dibattito interno ascoltando le opinioni del presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaniccini, che ha affermato con fermezza che il Partito Democratico non deve aprire la fase congressuale per concentrarsi di più sui problemi reali del paese ed è lo stesso motivo che ha portato Zingaretti alle dimissioni in quanto, come da lui stesso dichiarato "si parlava solo di poltrone da mesi".

Ora, senza ad andare a discernere troppo il dibattito all'interno delle correnti del partito democratico che annoierebbe solo il mio lettore, difatti il partito si è spaccato in due, chi ritiene che non si debba fare il congresso, (l'area più di centro del PD rappresentata da Guerini e Gentiloni) e chi invece vuole aprire il congresso del PD ovvero l'area social-democratica rappresentata da Martina, Orfini, la presidentessa Cuppi e la vicesegretaria Ascani, in questo marasma interno si è aperto il nome di Enrico Letta già presidente del consiglio anche se Letta diventasse segretario per guidare il PD nel governo Draghi, vedo molto improbabile che i conflitti interni si acuiscano.

Personalmente ritengo indispensabile aprire una fase congressuale il prima possibile anche online a causa della pandemia, si metta al centro del congresso la coesione del partito e la stesura di un piano per rispondere alle richieste di un paese martoriato dalla pandemia, se il PD sarà in grado di rispondere alle domande dei cittadini allora potrà di nuovo sperare di tornare a guidare il paese altrimenti i consensi diminuiranno e la possibilità di una nuova scissione non sarà poi così lontana.

Voglio inoltre concludere il mio articolo porgendo i miei complimenti e auguri al fondatore della Repubblica e dell'espresso Eugenio Scalfari, la cui azione giornalistica alla veneranda età di 96 anni e nonostante la pandemia non si è ancora fermata e continua a riportare notizie e svolgere il suo lavoro