La Cina e il suo piano per l'egemonia mondiale

01.08.2019

di Matteo Mello Grand

La Repubblica popolare cinese è una nazione situata nell'Estremo Oriente. È lo stato più popoloso del mondo e il terzo per estensione del territorio. Attualmente è la seconda potenza economica mondiale ma non lo è sempre stata: infatti fino al 1979 la Cina era un paese povero, basato sull'agricoltura, con troppi abitanti rispetto alle sue condizioni economiche. Le persone morivano letteralmente di fame e avevano tutte le stesse cose: una piccola casa, un misero stipendio e poco cibo mentre i capi di stato vivevano nel lusso. Per la Cina però il futuro cambiò totalmente quando nel 1972 il presidente degli Stati Uniti d'America Richard Nixon aprì il dialogo a Pechino, che venne inserita nel consiglio di sicurezza dell'ONU. Ma la vera svolta per questa nazione la si ebbe nel 1979 quando l'allora presidente cinese Deng Xiaoing aprì le porte del mercato cinese al resto del mondo, facendo scoprire a tutti noi un grande colosso nascosto. Da lì in poi, per i trent'anni successivi, la Cina ha sempre registrato in media una crescita annuale del 10%, diventando da una paese del terzo mondo alla seconda economia mondiale. L'anno scorso la Cina è cresciuta più o meno del 7%, percentuale in decrescita a causa dei dazi USA.

Tuttavia Pechino in tutti questi anni di benessere economico non ha applicato grandissime misure per abbattere la povertà, però ha iniziato una grandissima operazione per prendere il controllo politico non solo del medio oriente ma di tutto il mondo. Perché diciamo questo? Analizziamo la politica estera di continente in continente: in Africa la Cina ha deciso di investire più di 100 miliardi in infrastrutture strategiche, in particolare nel sud Africa, paese ricchissimo di materie prime. In Asia e in Medio Oriente a Cina ha cominciato a stingere rapporti con le maggiori potenze anti-USA come la Russia, l'Iran e la Corea del Nord. In Europa la Cina sta invece creando diverse rotte commerciali per portare i propri prodotti nel vecchio continente e ha iniziato a comprare importanti infrastrutture come il porto del Pireo di Atene (uno dei porti più importanti del mediterraneo).

In America Pechino si è concentrata solo sugli Stati Uniti, dei quali negli anni ha comprato gradualmente 3000 miliardi di dollari in titoli di stato che se alla loro scadenza non comprasse più scatenerebbe una grande crisi negli USA. La Cina inoltre ha investito molto sul suo esercito che oggi vanta di una marina militare forte come quella degli Stati Uniti. Dunque è facile arrivare alla conclusione che la Cina sta facendo una serie di mosse finalizzate a tenere sotto scacco il mondo, e se continueremo a farci ingannare probabilmente tra vent'anni i ragazzi a scuola studieranno il cinese e non più l'inglese.