la legalizzazione della cannabis

15.10.2019

di Vittorio P.

Negli ultimi anni si è parlato molto della possibilità di rendere legali diverse droghe leggere, in particolar modo la cannabis, discutendo sui vantaggi e gli svantaggi che essa potrebbe comportare. Ad oggi la cannabis è legale in diversi stati fra cui i Paesi Bassi, il Canada, 13 stati federali degli USA e in altri stati. In Italia come in molti altri paesi è legale solo per uso terapeutico per cui naturalmente deve essere prescritta da un medico, mentre la cannabis legale a tutti deve avere un principio di THC inferiore allo 0,6%. I partiti schierati a favore appartengono principalmente all'area di centro-sinistra in modo particolare una legge che renda legale questa sostanza è voluta da +EUROPA, anche alcuni esponenti del movimento 5 stelle si sono espressi in modo favorevole; al contrario tutti i partiti del centro-destra hanno una posizione critica, specialmente LEGA e FDI.

Un'eventuale legalizzazione farebbe guadagnare allo stato dai 8 a 10 miliardi ogni anno, infatti circa 6 miliardi verrebbero incassati solo dalle tasse, ma quasi altrettanti in modo indiretto, infatti la legalizzazione creerebbe circa 10.000 posti di lavoro e in oltre ridurrebbe anche se in modo lieve il numero di carcerati.

Spesso si sente dire che la grazie alla legalizzazione la mafia perderebbe la maggior parte delle proprie entrate ma ciò è vero solo in parte, infatti il commercio illegale di cannabis rappresenta il 20% delle entrate della mafia per quanto riguarda le droghe che a loro volta valgono solo un terzo degli incassi totali della mafia. Ciò vuol dire che nonostante la legalizzazione la criminalità organizzata manterrebbe circa il 90% dei propri affari.

Tuttavia bisogna anche tenere conto che un uso eccessivo di cannabis, che come ogni droga crea dipendenza, comporta danni alla salute come la perdita di memoria o un maggiore rischio di infertilità, inoltre come accade anche per colpa dell'alcol una persona dopo aver fumato cannabis potrebbe mettere in pericolo se stesso ed essere pericolosa verso gli altri senza rendersi conto. Alcuni medici sostengono anche che la cannabis sia una droga di passaggio e che quindi molte persone inizino con essa per poi passare a droghe più forti e dannose ma questo vale solo per un ristretto numero di individui.

Ad argomentazioni favorevoli c'è ne sono altrettante contrarie e questo argomento sarà sempre fra i protagonisti del dibattito politico in Italia, specialmente adesso che al governo ci sono forze politiche a favore che entro fine legislatura potrebbero portare il dibattito in parlamento.