Mars Sample Return

16.03.2021

di Andrea Modonesi

Elon Musk.

Elon, Elon ovunque.

Ormai quello che era soltanto un audace sognatore, intraprendente imprenditore e fortunato innovatore è oggi riconosciuto come l'uomo più ricco del mondo e dalla carriera più promettente.

In questo ultimo periodo dalla sede della Spacex, situata a Los Angeles, sono in continua progettazione i nuovi prototipi Starship che, secondo le ambiziose previsioni di Elon, porteranno l'umanità su Marte entro il 2026.

Manovra di planata atmosferica dei modelli Starship.
Manovra di planata atmosferica dei modelli Starship.

Tuttavia oggi non scriverò dei successi di Elon in ambito spaziale, perché, per quanto eccellenti, non sono l'ultima frontiera dell'esplorazione marziana, almeno per ora.

Il titolo spetta invece di diritto al progetto internazionale di ampie vedute chiamato "Mars sample return", che vede la collaborazione delle più grandi agenzie aerospaziali attuali (Nasa ed Esa).

Lo scopo del set di missioni, come si può già intuire dalla loro denominazione, è quello di riportare sulla Terra dei campioni di suolo marziano per poterne analizzare le caratteristiche e le peculiarità in laboratori specializzati attraverso apparecchiature sofisticate e talmente ingombranti e pesanti che non potrebbero essere quindi portate sul suolo marziano.

Le missioni si svolgeranno nel giro di un decennio (2020-2031) e si è appena conclusa la parte più complessa del primo step.

Infatti, come il lettore già saprà, il 18 Febbraio 2021 il rover Perseverance è atterrato con successo sul suolo del Pianeta Rosso e ha già iniziato a conseguire le prime milestones del progetto. Le più importanti sono però ancora da raggiungere.

Per quanto l'estremamente complessa collaborazione di robot completamente autonomi sia già un obiettivo mirabile, il punto focale della missione dovrebbe avere luogo nel periodo successivo al 2029 con il recupero dei campioni di terreno (che il lander Perseverance avrà già scavato e disseminato per il suolo marziano) da parte del Fetch Rover, costruito dall'Esa.

Il secondo e non meno importante obiettivo sarà il lancio del Mars Ascent Vehicle, un razzo che porterà al proprio interno le provette compiendo la prima missione di questo genere con piattaforma di lancio su un altro pianeta.

La già a dir poco complessa impresa inoltre comprenderà un vero e proprio scambio in spazio aperto dei campioni che verranno quindi lanciati dal MAV per fare letteralmente canestro nel Earth Return Orbiter, provvisto dall'Esa.

È stato persino possibile inserire delle missioni laterali nel progetto più vasto e, ad ora, la più rilevante è sicuramente quella del primo volo di una macchina meccanica che avverrà in una data ancora da decidersi di Aprile 2021: il piccolo elicottero è stato quasi scherzosamente battezzato "Ingenuity" e, sebbene sia ad oggi ancora conservato all'interno del lander Perseverance, il velivolo motorizzato raggiungerà un'altitudine di 300 metri in 90 secondi durante il primo volo ed effettuerà altri 4 voli nell'arco dei prossimi anni.

Tuttavia è da sottolineare che in realtà il primo volo su un altro pianeta risale ad una missione sovietica su Venere degli anni 80', nella quale però si fece uso di palloni aerostatici.

Qui il link youtube della realistica ricostruzione 3D degli highlights dell'intero progetto, offerta dall'Esa