Silvia Romano merita rispetto

16.05.2020

di Antonio Pironti

Un anno e mezzo di prigionia. Noi comuni cittadini possiamo solo immaginare le pene e le difficoltà affrontate da Silvia Romano, giovane milanese andata in Africa con la volontà di anteporre al proprio bene quello degli altri, (volere che nella società moderna per nostra sfortuna comincia a mancare) poi rapita dai terroristi e infine liberata.

Ma in questo articolo non voglio parlare dei terribili giorni di prigionia di Silvia, anche perché corrispondenti e giornalisti sapranno informarvi molto meglio. Oggi mi piacerebbe parlare di ciò che è successo al ritorno di Silvia.

L'occhio attento dei politici si è subito concentrato su un fatto che ha sorpreso molti: Silvia è diventata musulmana, si è convertita all'Islam durante il sequestro, chiarendo subito pubblicamente che non è stata costretta.

Ma i leoni da tastiera, fomentati da politici del calibro di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, hanno subito contestato il fatto che spendere soldi pubblici (per liberare Silvia, da quanto trapelato, è stato pagato un riscatto), per una musulmana non fosse giusto.

Ora, pur cercando di contenermi, non posso fare a meno di sottolineare l'idiozia che si pone dietro questa sterile e inutile polemica. Per rispondere tirerò in ballo uno dei testi più belli che io abbia mai letto: la Costituzione, lettura che mi permetto di consigliare a chiunque mi stia leggendo.

La Costituzione dice che "tutti hanno diritto di professare liberamente la loro fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitare in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume". Da quel che mi risulta portare il velo non è affatto un rito contrario al buon costume. Anzi: è espressione di una cultura affascinante e antica come quella araba, e Silvia per suo volere ne è entrata a far parte.

Ora vorrei fare un invito, ovviamente non provocatorio o offensivo nei confronti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni: guardate in faccia le vostre figlie. Se loro subissero le stesse pene che ha patito Silvia ma vi dicessero che non possono liberarle perché sono musulmane, voi lo accettereste?